TT: In passato molte persone hanno scritto su di te in occasione di mostre, interviste, recensioni…. Qual’è la descrizione più efficace che è stata fornita del tuo lavoro?
SC: In un’intervista di qualche anno fa hanno scritto: “Crestani fa del proprio lavoro un’arte di primissimo livello, cesellata con la creatività di quelle menti che a tante spiegazioni concettuali preferiscono il linguaggio silenzioso delle opere.”
Mi piace molto questa frase…
TT: Che cosa ti ha spinto a dedicarti all’arte del vetro e che cosa rappresenta per te?
SC: In realtà il mio primo incontro con il vetro è stato abbastanza casuale. E’ stato il successivo innamoramento che mi ha portato a dedicargli tutto me stesso.
Il vetro per me rappresenta una certezza. Sono infatti certo di non voler fare niente altro nella mia vita.
TT: Quali aspetti dei tuo lavoro ami maggiormente?
SC: La libertà! Poter decidere in mio tempo per me è cosa impagabile.
TT: Le difficoltà che incontri?
SC: Vivere come artista non è certo facile oggigiorno, specialmente in Italia dove non è nemmeno riconosciuto come un lavoro.
TT: Quali sono i temi che ispirano la tua ricerca artistica? In che modo li sviluppi o cambiano nel tempo?
SC: Amo la natura e le cose belle! Tutto il mio lavoro si ispira a forme naturali, forme che rielaboro e ripropongo in uno stile personale, elegante e poetico. Certo, lo stile muta ed evolve nel tempo ma io cerco di mantenere un filo conduttore, un linguaggio che sia autentico e riconoscibile.
TT: È importante per te creare con le tue mani le opere che progetti? Affideresti la loro realizzazione ad altre persone?
Importantissimo. Credo che solo realizzando le opere di persona si possa dare loro quel qualcosa in più!
TT: Quali sono le mostre o i progetti del passato che ti hanno dato maggiore gratificazione?
SC: La prima mostra a Parigi nel 2011, perché e quella che ha segnato l’inizio del mio percorso.
Ero giovane e inesperto, trovarmi catapultato in quell’ambiente è stato molto emozionante.
TT: E le prossime mostre in programma?
SC: In programma c’è un’importante mostra, ancora a Parigi, verso la fine del 2015.
TT: Ti piace lavorare su richiesta o in base a un progetto predeterminato?
SC: Si, mi piace sviluppare progetti su richiesta ma non molto realizzare progetti altrui.
TT: In che modo ti piace relazionarti con i clienti?
SC: Mi piace proporre le mie idee quando sono già ben definite. Per me è molto importante mantenere il mio stile e non avere “contaminazioni”.
TT: Il tuo sogno per il futuro?
SC: Che continui così!!!